Revenge porn, la vittima può pedere l’incarico lavorativo
Il responsabile della sede estera di un’agenzia governativa italiana si è visto revocare l’incarico in loco perché un video erotico che lo ritraeva era stato pubblicato su YouTube (e poi tolto, su richiesta della vittima). Il tribunale di Roma ha dato ragione al datore di lavoro: l’accaduto, infatti, ha minato il vincolo di fiducia alla base dell’incarico e l’immagine dell’agenzia
Articolo tratto da: Sole24Ore
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